La Val d’Elsa

 

Certaldo - Itinerario 6

 

1. ITINERARIO: Certaldo Alto - S. Maria a Collina - S. Giorsolè - Mugnano - S. Martino a Maiano - Pian Grande - Certaldo Alto


2. DESCRIZIONE SINTETICA

I calanchi sono la "sorpresa" di questo itinerario. Infatti è quasi impensabile che, dopo aver percorso ampie distese di vigneti e boschi, si possano incontrare improvvisamente gli scoscesi ed aridi strapiombi creati dallo scorrimento delle acque pluviali sulle colline argillose. Da non dimenticare la visita al borgo di S. Martino a Maiano, piccolo agglomerato rurale di antica formazione.

3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Certaldo Alto. Km 1,2. Il percorso inizia a Certaldo Alto, sotto l' arco di via delle Mura, dalla quale si esce percorrendo una strada asfaltata in discesa che conduce ad un parcheggio. Oltrepassato quest' ultimo la via diventa bianca con belle vedute su Certaldo Alto. Si continua in salita per poi ritornare in piano fino ad una stazione di pompaggio del metano. All' incrocio con la strada proveniente dal casale il Torrione si chiude l' anello del percorso n° 5.

- (segnavia km 0,0 - 0,4 - 0,8 - 0,9 - 1,2) Bivio stazione di pompaggio metano

- Km 2,3. Si prende a destra in leggera discesa su stradello sterrato dal fondo in buone condizioni per superare, lasciandolo sulla destra, il casale di S. Maria a Collina e, a sinistra, un incrocio ed un casale abbandonato. Con facili saliscendi si costeggiano campi lavorati delimitati da cartelli della bandita di caccia dell' Azienda Agricola Canonica. Per circa 300 m si continua in discesa a lato di un canneto e fra coltivi, in vista di alcuni calanchi. Lasciato lo stradello che prosegue a destra fino a una colonica, si volta a sinistra all' altezza di una piccola costruzione agricola, per immettersi in una poderale che, dopo aver attraversato una zona a pioppi con siepi di rosa canina, diventa erbosa e sale ripidamente fino ad una grossa clsterna per acqua. Mantenendosi sulla sinistra si continua a salire attraversando un vigneto fino al crinale da dove si vedono le case di S. Giorsolè. Puntando verso un grosso cipresso, sempre salendo sulla destra e su tracce di sentiero, si passa un coltivo per circa 20 m e, tenendosi a sinistra, si arriva alle case di S. Giorsolè.

- (segnavia km 1,2 - 1,5 - 1,6 - 1,7 - 1,9 - 2,3 - 2,5 - 2,7 - 2,8 - 3,2 - 3,25 - 3,4 - 3,5) S. Giorsolè. Nei pressi di S. Giorsolè sono stati rinvenuti alcuni frammenti di terrecotte del periodo ellenistico e romano a testimonianza che, fin da quella epoca, vi erano, dispersi sul territorio, numerosi piccoli villaggi rurali come stanno a dimostrare anche i nomi di alcuni toponimi di origine latina quali: Maiano, Sciano, Mugnano, Bagnano, Nebbiano.

- Km 1,2. Si percorre la strada bianca con alcuni saliscendi fino all incrocio con un' altra asfaltata, proveniente dalla fattoria Mugnano. Si prosegue ora passando tra le case di Mugnano fino al termine della via dove è posta la villa Del Sole. La possibilità di passare sulla sinistra, costeggiando la zona dei calanchi, non esiste più in quanto le ultime recinzioni della villa, poste sul limite dello strapiombo dei calanchi, non permettono di passare in condizioni di sicurezza. Le alternative attualmente sono due:
1) Si consiglia di chiedere cortesemente ai proprietari di poter attraversare il giardino della villa per poi ritrovare il sentiero.
2) Scendere lungo la strada comunale asfaltata per poi, al primo bivio, girare a sinistra e risalire tramite la via che segue il Botro del Fossato fino al quadrivio di S. Gaudenzio a Ruballa.

- (segnavia km 3,5 - 3,7 - 3,9 - 4,1 - 4,3 - 4,5 - 4,7) Mugnano. Tra Mugnano e Casale si può ammirare una interessante zona di calanchi raggiungibile con qualche difficoltà, poichè la strada poderale che univa questi due borghi è stata interrotta dalla recinzione di una proprietà privata e il sentiero attuale d' accesso è impervio. Queste formazioni geologiche si originano su pendii a substrato argilloso.I più tipici sono costituiti da una fitta serie di canali separati da sottili creste e sono quasi privi di vegetazione. Un effetto suggestivo con contrasti di colori e di forme con il paesaggio circostante che merita essere ricordato con una visita.

- Km 1,4. Superata la suggestiva zona dei calanchi, si percorre una poderale che arriva alla chiesetta di Casale. Da qui un' ampia strada bianca conduce, tramite saliscendi e una svolta a destra, al quadrivio di S. Gaudenzio a Ruballa.

- (segnavia km 4,7 - 4,9 - 5,0 - 5,1 - 5,2 - 5,4 - 5,6 - 5,8 - 6,1) Quadrivio S. Gaudenzio a Ruballa

- Km 2,6. Al quadrivio si gira a sinistra per S. Martino a Maiano seguendo la strada sterrata. Con numerosi saliscendi e alcune ampie curve, ignorando vie laterali prima a sinistra e poi a destra, si passa a lato del podere Fonti per poi arrivare, dopo un piccolo cimitero, al bivio per S. Martino a Maiano.

- (segnavia km 6,1 - 6,2 - 6,4 - 6,8 - 6,9 - 7,0 - 7,4 - 7,7 - 8,1 - 8,7) Bivio Tresanti/S. Martino a Maiano.

- S. Martino a Maiano era uno dei villaggi rurali dell' alto medioevo che avevano nella chiesa il punto di riferimento civile, religioso ed artistico. Fu affrescata nel cinquecento da Cenno di Francesco di ser Cenni mentre nell' annessa Compagnia di S. Antonio Abate si poteva ammirare una pala d' altare di scuola robbiana. Attualmente la chiesa è priva di queste opere d' arte. La storia del borgo non ha avuto dei "momenti" particolari. Viene ricordato fra le parrocchie che dovevano pagare alla Repubblica Fiorentina una tassa per le fortificazioni di Certaldo.

- Km 3,0 Si gira a sinistra (a destra l' itinerario n° 2 si dirige verso Tresanti), per passare dopo 100 m villa Brandini e successivamente arrivare al piccolo borgo di S. Martino a Maiano. Si oltrepassano le case per proseguire su strada che successivamente diventa asfaltata e raggiungere così la cima di un poggio. Con ripida discesa e alcuni tornanti, si perviene alle case di Pian Grande e al sottostante bivio sulla provinciale.

- (segnavia km 8,7 - 8,8 - 9,4 - 9,5 - 10,0 - 10,3 - 10,5 - 10,9 - 11,1 - 11,4 - 11,6 - 11,7) Bivio SP Pian Grande

- Km 6,0. Arrivati sulla strada provinciale, a basso ma veloce traffico veicolare, si gira a sinistra in direzione di Certaldo passando un ponte sul rio del Pian Grande. Come sta ad indicare il nome del torrente la zona è costituita da un ampio pianoro con coltivazioni intensive. Si risale brevemente verso la fattoria di Montebrincioli per poi scendere con alcuni tornanti verso il piano dell' Elsa. Viaggiando si notano ai lati brulle distese dove si stagliano isolati casali contornati da cipressi. Dopo una curva ad angolo retto, di fronte al Consorzio Agrario, si prende via di Canonica che ci condurrà nuovamente a Certaldo Alto.

- (segnavia km 11,7 - 11,8 - 12,0 - 12,5 - 12,8 - 13,2 - 13,8 - 14,6 - 15,0 - 15,5 - 15,7 - 17,7) Certaldo Alto






Lunghezza percorso 17,7 km
Tempo di percorrenza A piedi: ore 5.
Dislivello totale del percorso 208 m.
Periodi di svolgimento tutto l'anno
Modalità di svolgimento trekking, cavallo, mountainbike

 

Sito realizzato da Adriano Assedi come prova finale del corso "Realizzare siti web con Dreamweaver" tenuto dal web-designer Massimo Ciotta, presso il Trovamici di Empoli, gennaio 2009.